Ona delle paure delle donne in cerca di un trattamento FIVET è il rischio di sindrome da stimolazione ovarica (OHSS). Se hai già sentito parlare di questo argomento ma non sei ancora sicura di che cosa sia questa sindrome e come trattarla, leggere questo articolo potrebbe aiutarti a schiarire le idee.
Cos'è la OHSS?
E' una reazione eccessiva delle ovaie al processo di stimolazione che precede la FIVET. Perciò, le donne che scelgono l'ovodonazione non dovranno preoccuparsi di questo problema, perché sarà la donatrice di ovuli a sottoporsi alla stimolazione. Tuttavia, i trattamenti FIVET con le proprie ovaie implicano la stimolazione della futura madre. La OHSS si verifica perché le ovaie potrebbero continuare a rispondere alle medicine anche dopo che le pazienti hanno smesso di prenderle. Ma cosa succede in pratica?
I sintomi della OHSS:
Nel concreto, la OHSS si traduce in una sensazione di pressione nella parte bassa dell'addome ("gonfiore addominale"). Ciò potrebbe succedere a causa di un accumulo di fluido nell'addome. Anche se non sappiamo la causa precisa alla base di questo evento, gli esperti credono che la causa scatenante sia un aumento nella produzione del fattore di crescita vascolare endoteliale prodotto dal corpo luteo dopo il prelievo degli ovociti.
Quando i sintomi vanno da lievi a moderati, possono includere dolore all’addome e/o vomito, dissenteria, nausea, ma solitamente non durano più di una settimana. Sintomi più severi possono includere coaguli di sangue, un ingrandimento significativo dell’addome, e/o un rapido aumento di peso. Chi presenta questi sintomi dovrà contattare il proprio dottore, che si prenderà cura del problema attraverso un trattamento efficace.
Quanto è diffusa la OHSS?
Se le pazienti si attengono alle misure di prevenzione suggerite, il rischio di OHSS è molto basso, inferiore all’1% in caso di sintomi severi. La prevenzione include:
- Amministrare le corrette dosi di FSH secondo la situazione di ogni donna
- Optare per i test genetici
- Posticipare il ciclo di FIVET successivo finché non si sono risolti tutti i sintomi della OHSS
La OHSS ha un impatto sui tassi di gravidanza?
Come spiega il dottor Frgala, non più. Circa dieci anni fa, vi era la necessità di congelare gli embrioni in caso di iperstimolazione, una procedura stressante per gli embrioni stessi. Tuttavia, i processi di criopreservazione sono molto più delicati al giorno d’oggi, quindi si puà comunque procedere con il loro utilizzo in caso di OHSS, e si può posticipare il transfer di uno o due mesi. Non c’è motivo di pensare che le probabilità siano inferiori a causa di questa sindrome quando il transfer viene di fatto effettuato.
Se avete altre domande sull’argomento, vi preghiamo di contattare le nostre coordinatrici, che saranno felici di rispondere a tutte le vostre domande. Ad Unica, vogliamo rassicurarvi il più possibile durante l’intero percorso di FIVET.